Dottoressa Chiara Cossu
Psicologa Psicoterapeuta
Chi sono
Sono Nata a Sassari il 17 settembre 1968, ho vissuto a La Maddalena fino all’età di 14 anni e poi ho abitato in varie città della Sardegna, tenendo sempre fermo il mio legame con l’isola, dove risiede la mia famiglia. Ho vissuto per circa 10 anni a Roma e da vent’anni risiedo in provincia di Bologna.
Mi sono laureata in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università La Sapienza a Roma, sono...
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Lo studio
Lo studio Cortesèmente nasce dall’incontro di diverse figure professionali con l’obiettivo di fornire aiuto e sostegno alla persona.
Lo studio offre:
  • consulenze e terapie;
  • attività educativa e riabilitativa;
  • attività finalizzata alla crescita personale e al benessere.
Gli interventi possono essere sia individuali sia di gruppo.
Lo studio promuove progetti a carattere preventivo e di sensibilizzazione su tematiche cliniche e sociali in collaborazione con professionisti esterni.
Come lavoro
Nel mio studio di psicologia mi occupo di adulti, adolescenti, terapia di coppia e sostegno alla genitorialità. A tutti noi può capitare di vivere momenti di forte disagio e sofferenza; possiamo sentirci bloccati nel prendere una decisione o nell’accettare qualcosa che è stato deciso da altri; possiamo sentirci inadeguati, insicuri, non all’altezza di qualcosa o di qualcuno o essere preda di pensieri...
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Attività
Terapia individuale
E` uno spazio relazionale di sostegno e di cura attraverso cui il terapeuta mira alla promozione del cambiamento desiderato. Nello spazio individuale, il terapeuta si propone di attivare risorse, a volte sopite o che non si pensava di avere, e di rendere la persona più consapevole dei meccanismi che la bloccano e che stanno alla base della sua sofferenza. Negli incontri individuali la persona sarà accolta in uno spazio protetto e confortevole, dove potrà essere se stessa e far cadere, piano piano, le sue difese. Ciò che è detto all’interno di ogni seduta rimane nello spazio relazionale tra la persona e il terapeuta, tenuto al segreto professionale e alla massima tutela della privacy. Durante la prima fase del percorso è necessario che il professionista sia in grado di avviare un processo di conoscenza (anamnesi) e di costruzione dell’alleanza terapeutica necessaria per innescare un processo di cambiamento. Ciò accade attraverso un atteggiamento di autentica attenzione ed un ascolto attivo ed empatico, senza alcun giudizio e con la massima accoglienza. Sempre in questa fase iniziale della relazione si valuta la richiesta con una specifica analisi della domanda e si pianifica, insieme alla persona, un progetto terapeutico, ovvero gli obiettivi che desidera raggiungere. Il fine delle sedute individuali, è quello di aiutare la persona in difficoltà innanzi tutto a sentirsi accolto e non giudicato, e in un secondo tempo a riflettere sul suo disagio, entrandoci in contatto in modo più funzionale, tanto da poter poi mettere in atto dei cambiamenti che miglioreranno la qualità della sua vita. La durata del percorso terapeutico è molto variabile a seconda del caso e della complessità della struttura di personalità. Gli incontri hanno in media una durata che va dai 50 ai 60 minuti. Durante il percorso terapeutico il cliente può essere invitato, a fare piccole esperienze di contatto che mirano ad aiutare la persona a stare sul “sentire” piuttosto che sul “pensare” avviando un processo di maggior consapevolezza di sé e dei propri bisogni.
Terapia di coppia
La coppia è un sistema complesso, l’identità, la storia personale, gli obiettivi, i caratteri, le aspettative, le paure e le difese di due personalità devono integrarsi e fondersi nel miglior modo possibile. Proprio per la natura della sua complessità è un sistema che spesso può andare in tilt e questo fa parte della normale evoluzione di una relazione.
A volte però succede che alcuni eventi siano più difficili da gestire o alcune insoddisfazioni da parte di uno o di entrambi i partner rendano particolarmente faticoso e conflittuale il rapporto. Può accadere che la coppia abbia un disequilibrio nel momento in cui affronta un cambiamento importante del proprio ciclo di vitale come ad esempio la decisione di una convivenza o di un matrimonio, dalla nascita di un figlio, di una malattia, dal distacco dei figli adulti, dal pensionamento o dalla perdita del lavoro da parte di uno dei due partner, etc.
Altre volte la crisi può essere causata dalle aspettative che si hanno sull’altro, che nel corso della relazione possono modificarsi. Come si è visto, possono essere molteplici le cause e i momenti in cui il delicato sistema coppia può entrare in crisi. I sintomi di una crisi possono essere molteplici: dal tradimento alla conflittualità, dalla tensione a risposte aggressive o giudicanti.
In questi casi rivolgersi a un terapeuta specializzato in materia, può essere necessario al fine di facilitare il superamento della crisi. In questo tipo d’intervento terapeutico, è il sistema coppia ad essere considerato come “cliente”, non i singoli individui che la compongono. Per questo motivo che è di particolare importanza non creare uno sbilanciamento nella relazione terapeutica, per evitare ciò sono richieste competenze professionali ad hoc.
L’obiettivo principale che ci si pone il professionista è quello di lavorare sulla relazione, sugli stili comunicativi, sugli obiettivi comuni e su quali siano le divergenze che causano la crisi. Nella terapia di coppia tutto il lavoro è orientato al funzionamento del “sistema”, al fine di poterlo rendere più armonioso, fluido ed alleggerito da tutta una serie di non detti, di pregiudizi e aspettative che a volte rendono difficile la comunicazione.
Molti possono essere i benefici di un intervento sulla coppia, soprattutto quando entrambi i partner sono motivati e quindi pronti ad impegnarsi in un percorso di riscoperta di sé e dell’Altro. Gli obiettivi principali che si possono raggiungere con un percorso di coppia sono : imparare a gestire le situazioni di stress e la conflittualità che ne deriva, aumentare la capacità di ascolto e sviluppare l’empatia da parte di entrambi i partner, sviluppare una maggior complicità anche come coppia genitoriale, riattivare un interesse per l’altro, anche sessuale, acquisire strumenti per una comunicazione più aperta ed efficace in modo da potersi sentire liberi di esprimere i propri desideri, le proprie aspettative e le proprie frustrazioni.
Sostegno alla genitorialità
Nella vita da genitori di tutti giorni può capitare di vivere dei periodi un po’ difficili. Affrontare piccoli e grandi capricci, gestire la rabbia, incontrare difficoltà nel far rispettare le regole: sono tutte situazioni molto comuni nella quotidianità di ogni genitore. A volte trovare la soluzione può sembrare difficile, ma non c’è miglior punto di partenza della consapevolezza di voler cambiare. Il compito del terapeuta che si approccia a questo tipo di intervento è quello di dare aiuto alle famiglie per iniziare un percorso di riflessione e confronto per costruire un rinnovato contesto di benessere per bambini, ragazzi, mamme e papà.
Il sostegno alla genitorialità è un intervento psicologico rivolto ai genitori con l’obiettivo di favorire una relazione serena con il figlio/a, di far emergere le risorse del legame affettivo e di riflettere, insieme allo psicoterapeuta, lo stile educativo e comunicativo della famiglia, con lo scopo di sostenere al meglio lo sviluppo psicologico del sistema famiglia. La richiesta di ricevere un sostegno alla genitorialità, arriva in genere, direttamente dagli adulti che sentono di attraversare un momento di difficoltà nel rapporto con il figlio/a. In queste situazioni i genitori possono sentirsi insicuri nel loro ruolo di genitori a seguito di motivi diversi: problematiche personali dell’adulto o del bambino/ragazzo, cambiamenti fisiologici legati alle diverse fasi evolutive del minore, la fatica ad affrontare eventi stressanti per la famiglia come ad esempio un lutto, la crisi del rapporto coniugale e l’eventuale separazione che si ripercuote nella relazione con i figli, ecc. Alcune volte ci si può trovare difronte ad una richiesta di consulenza psicologica di solo uno dei due genitori che sente il bisogno di lavorare sul rapporto con il proprio figlio e, anche in questi casi, dopo un’accurata valutazione della situazione presentata, l’intervento può essere di sostegno alla genitorialità. In altri casi invece, l’intervento di sostegno alla genitorialità può essere suggerito dagli psicologi psicoterapeuti al termine del percorso di valutazione psicologica del bambino/adolescente, per il quale i genitori abbiano richiesto la consulenza. In questi casi lo psicologo infantile può valutare, a seguito degli incontri iniziali di psicodiagnosi del disturbo portato dal minore, che sia necessario un lavoro di sostegno alla genitorialità per favorire il cambiamento e il benessere psicologico del piccolo paziente. Il terapeuta è a conoscenza dei profondi cambiamenti che avvengono nel mondo interno quando un individuo diventa genitore. Diventare padre o madre comporta una ristrutturazione profonda dell’immagine di sè e delle proprie “relazioni significative”. Tale processo psicologico comporta l’elaborazione di una perdita del proprio status: bisogna poter lasciar andare la propria condizione di figlio e accettare che si concluda un ciclo di vita e aprirne un altro da adulto. Questo cambiamento può essere difficile e la coppia può viverlo con fatica, può essere uno solo dei due genitori a sentir nascere dei conflitti dentro di sè e sentire emergere l’insicurezza. Nel lavoro di sostegno alla genitorialità, possono essere espresse ansie e paure nella relazione con il figlio che sono legate a problematiche irrisolte del proprio passato e rendono difficile alla persona assumere a pieno il ruolo, nel timore di assumere comportamenti simili a quelli dei propri genitori. I percorsi di sostegno alla genitorialità si prefiggono l’obiettivo di aiutare gli adulti a migliorare la comprensione del figlio (i suoi bisogni, i timori, l’ambivalenza dei comportamenti, ecc), di sé stessi e delle dinamiche relazionali con lui. Accompagnati dal sostegno del terapeuta, si può lavorare sullo stile educativo e comunicativo verso il figlio, sulle differenze di vedute dei membri della coppia genitoriale e ripensare ad un nuovo modo di relazionarsi e confrontarsi con i figli. Il lavoro di sostegno psicologico si pone l’obiettivo di rafforzare le competenze presenti nel ruolo genitoriale e di promuovere la consapevolezza del valore di tale compito per una crescita sana del figlio e della coppia genitoriale, sotto il profilo psicologico.
Terapia sessuale individuale e di coppia
Una serie di sedute volte ad intervenire su problematiche di natura sessuale, al fine di cogliere il significato sottostante il sintomo ed, in tal modo, risolverlo. L'obiettivo del terapeuta sessuologo è quellodi ripristinare l'intimità sessuale e relazionale della coppia e di cogliere gli ostacoli che impediscono un benessere relazionale.
Consulenze on line
Offro servizio di supporto psicologico anche on line attraverso i più comuni mezzi tecnologici (skype, zoom, whatsapp, etc.).
Le sedute a distanza sono strutturate in maniera analoga e hanno la stessa durate ed efficacia di quelle in presenza.
Il mio modello di riferimento
L’orientamento teorico in cui mi sono specializzata negli anni, è la psicologia sistemico-relazionale ed in particolare il modello Strutturale-Esperienziale (Minuchin – Whitaker).
Questo modello considera la famiglia come un contesto relazionale importante, per capire la sofferenza e la patologia, ma anche una importante risorsa terapeutica, in quanto sistema relazionale all’interno del quale prendono forma l’identità dell’individuo e le sue “rappresentazioni interne”. Inoltre, la storia trigenerazionale della famiglia (Boszormeny - Nagy, Bowen, M. Andolfi) riveste, nella mia formazione, particolare rilievo insieme alla relazione terapeutica intesa come “luogo”, nel quale è possibile imparare ad apprendere dall’esperienza e imparare a trasformare il dolore e la sofferenza in significato–progetto–azione (G. Bateson, Bion, A.M. Niccolò).
In questa prospettiva, l’individuo non viene considerato come un mondo a sé stante, ma come soggetto “immerso” in una rete significativa di relazioni presenti e passate. Tutto questo caratterizza il mio approccio clinico con un’attenta riflessione al processo diagnostico, come momento fondamentale per la ricerca clinica degli stili relazionali familiari che concorrono a sviluppare, mantenere, o ridurre la sofferenza individuale.
Cosa tratto
Sotto il profilo personale quanto professionale ricalco in pieno lo stereotipo della donna sarda: ambiziosa, tenace, ostinata e fedele. 
Nel mio lavoro sono sostenuta dalla certezza di amare ciò che faccio e questo mi crea una condizione di vitalità, gioia ed energia , funzionali al lavoro terapeutico. Amo essere creativa , per tanto cerco di aggiornarmi continuamente , imparare nuove tecniche così da utilizzarle durante le mie sessioni.
La naturale propensione all’ascolto attivo e alla comunicazione mi fanno sentire a mio agio davanti a qualsiasi problema mi venga esposto, stimolando la mia empatia , ma anche interesse per le soluzioni a cui il problema conduce.
Vedo il sintomo come una porta che ci conduce verso un opportunità di crescita e miglioramento. Ecco perché non mi fa paura affrontarlo.
Sono una donna semplice, concreta, orientata all’azione e al lavoro di cambiamento. Elementi importanti tanto nella terapia individuale quanto in quella di coppia. In quest'ultima inoltre, mi è utile avere un forte senso della giustizia , che mi porta ad essere protettiva e combattiva al fine di  riportare la riconciliazione in situazioni di tensione e conflitto.
Svolgo questo lavoro da oltre 20 anni e sempre più son convinta che il processo di cura sia una danza, dove io e l’altro dobbiamo imparare i passi. Assumendomi la responsabilità della cura invito l’altro ad assumersi quella della guarigione.
Mi occupo di:
  • Disturbi d’ansia, attacchi di panico
  • Disturbi dell’umore, depressione, stress
  • Disturbi alimentari e comportamentali
  • Disturbi di personalità
  • Supporto alla genitorialità
  • Crisi di coppia, separazioni
  • Mediazione Familiare
  • Consulenza e Terapia Familiare (problemi di comunicazione, difficoltà relazionali, conflitti)
  • Trattamento dei disturbi traumatici (anche con E.M.D.R.)
  • Problemi legati alla sfera sessuale
  • Superamento dei momenti critici ( lutti, malattie, divorzio, licenziamento, etc.)
  • Mediazione conflitto (mi occupo di Mediazione Sistemica, che fa riferimento dal punto di vista teorico all’approccio sistemico-relazionale e, quindi, alla teoria della comunicazione, dell’informazione e alla teoria generale dei sistemi)
Tecniche utilizzate
Psicoterapia mansionale integrata
E` un trattamento strategico specifico per i problemi sessuali maschili, femminili e di coppia. Il percorso terapeutico è orientato alla risoluzione del problema, ed è particolarmente utile per il raggiungimento della consapevolezza sessuale e relazionale della coppia.
E.M.D.R.
L'acronimo E.M.D.R. (eye movement desensitization and reprocessing) significa desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.
L'E.M.D.R. si è sviluppato come un metodo psicoterapico strutturato e interattivo. La desensibilizzazione è riferita alla riduzione di intensità dell’emozione percepita mentre si sta richiamando l’evento traumatico. La rielaborazione si riferisce ai ricordi degli eventi traumatici che non sono stati adeguatamente elaborati nel momento in cui si sono verificati.
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